Les espaces d'Abraxas, Noisy-Le-Grand
Noisy-Le-Grand, 1982, crescente domanda immobiliare. L'architetto Ricardo Bofill aveva pensato a una "città ideale" per l'integrazione di persone di diversa provenienza. L'ispirazione era arrivata dallo stile classico: colonne, capitelli e proporzioni armoniose.
Ma les espaces d'Abraxas sono tutt'altro. Gli edifici imponenti con cemento a vista rendono l'atmosfera opprimente e surreale (si è parlato di "retro-futurismo"): un fallimento, come dichiarato dall'architetto stesso. Il luogo, concepito come utopico, ha fatto da scenografia per il film distopico Hunger games 3. La coesione sociale non è facilitata vista l'assenza di manutenzione, spazi verdi e attività commerciali (due passanti mi hanno detto: "non si fanno foto qui").
Si è considerata l'idea della demolizione, ma, per quanto problematico, il posto è diventato iconico. Si procederà con il cambio di facciata, con la collaborazione dell'architetto Bofill dopo che per quarant'anni, non aveva più voluto ritornare sul posto.